Teoria e storia costituzionale
Una macchina che non poteva andare da sola:
The 1790 owner’s manual for civil government-as-a-machine
Peter Aschenbrenner
DOI: 10.69099/RCBI-2024-1-01-143
ABSTRACT
Edmund Burke pubblicò nel 1790 le sue Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia. Nello stesso anno compariva la risposta di Catharine Macaulay, col titolo di Osservazioni sulle riflessioni sulla Rivoluzione in Francia del Right Hon. Edmund Burke. Burke sosteneva che uguali diritti politici avrebbero destabilizzato il sistema, le strutture e le istituzioni di una società politica; Macaulay sosteneva che un allargamento dell’elettorato attivo sarebbe stato compatibile con «il livello di ordine più elevato». Discuterò quattro profili: (a) Quale sia il livello ottimale di mutamento delle istituzioni in una società politica; (b) Se gli elettori debbano avere uguali diritti politici, o se il voto di ciascuno debba essere commisurato alla sua ricchezza; (c) Macaulay propugnava «un vero e proprio governo popolare». Che ruolo hanno avuto, nel dibattito tra Burke e Macaulay sull’implementazione di questo «principio popolare», la cultura politica britannica o quello che stava accadendo in Francia? (d) Quali dati, ricavabili dalla produzione legislativa della Camera dei Comuni, hanno un impatto sulla questione: un «governo popolare» destabilizzerebbe le istituzioni di una società politica? Per rispondere all’ultima domanda esaminerò a titolo d’esempio i progetti di legge in materia di trasporti varati nelle sessioni VI e VII del 16° Parlamento (1789-90; 1790). Nelle mie osservazioni finali noterò come gli studiosi, a partire da William Blackstone, hanno ricavato schemi di dati dall’attività legislativa (e da altre attività ufficiali) e ne hanno estratto dei modelli, al fine di portare la cultura politica a confrontarsi con questa domanda: qual è il livello ottimale di mutamento in una società politica?
Edmund Burke published his ‘Reflections on the Revolution in France’ in 1790. Catharine Macaulay’s reply (also published in 1790) appeared under the title ‘Observations on the Reflections of the Right Hon. Edmund Burke, on the Revolution in France’. Burke argued that equal political rights would destabilize systems, structures and institutions in political society. Macaulay argued that extending the franchise would be consistent with «the highest degree of order». I discuss four issues: (a) What was the optimum rate of change for institutions in political society? (b) Should voters have equal political rights or should each person’s vote be weighted according to his wealth? (c) Macaulay advocated «truly popular government». What role did British political culture or current events in France play as Burke and Macaulay debated the issue of implementing the «popular principle» she advocated? (d) What data from the legislative output of the House of Commons can be brought to bear on this question: would «popular government» destabilize institutions in political society? To address the last question I sample transportation projects enacted in the 6th and 7th Sessions of the 16th Parliament: 1789-1790, 1790. In concluding remarks I note that investigators, beginning with William Blackstone, have gathered patterns of data from legislative (and other official) output and extracted patterns from this data, for the purpose of bringing political culture to bear on the question: what is the optimum rate of change in political society?
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